Dente rotto a metà cosa fare

Dente rotto a metà cosa fare

Dente rotto a metà cosa fare? Perché andare subito dal dentista

Con un dente rotto a metà cosa fare? Questa è certamente la prima domanda che ci si pone di fronte a un problema così fastidioso e antiestetico. La soluzione è semplice: consultare immediatamente un dentista.

Questa risposta, sebbene possa sembrare ovvia, è fondamentale per salvaguardare il nostro sorriso. Non tutti i casi di rottura sono identici: il danno può variare in gravità, coinvolgere le parti più profonde del dente e, se trascurato, può persino portare alla perdita del dente stesso.

Un altro aspetto da considerare è che la rottura del dente è spesso accompagnata da un forte dolore, sebbene ciò non avvenga sempre. In alcuni casi, si potrebbe notare il danno solo più tardi o quando la lingua viene a contatto con il dente rotto o scheggiato.

Pertanto, è essenziale ripeterlo, la prima azione da intraprendere è consultare il proprio dentista di fiducia, indipendentemente dalla presenza di dolore.

E nel frattempo, tra la rottura e l’appuntamento? È consigliabile non sollecitare ulteriormente il dente danneggiato, preferendo cibi morbidi e facendo attenzione a come si mastica. Un dente rotto è più vulnerabile agli attacchi batterici, che possono colonizzare facilmente le zone esposte vicino al nervo.

In aggiunta, si dovrebbe adottare una pulizia orale delicata ma costante, per mantenere la salute dell’intero cavo orale e proteggere la zona interessata dalla rottura.

Dente rotto cause

Prima di approfondire il tema e di capire con un dente rotto a metà cosa fare è importante comprendere le cause che potrebbero portare a tale rottura. Una delle principali è il digrignamento notturno dei denti o bruxismo, che può essere gestito, dopo consultazione con un dentista, attraverso l’uso di un bite dentale per impedire il contatto fra i denti e il conseguente digrignamento.

Altre cause includono il danneggiamento dello smalto, spesso correlato a sensibilità dentale e un aumento della trasparenza del dente; nonché la carie, che erode gradualmente la stabilità strutturale del dente. Anche le malocclusioni giocano un ruolo significativo: se i denti non sono correttamente allineati, possono essere sottoposti a pressioni errate durante il morso, con il rischio di indebolirsi nel tempo.

Tra le cause esterne, troviamo traumi e infortuni, oltre alla masticazione di cibi eccessivamente duri.

Infine, non va sottovalutato il fattore età: le persone oltre i cinquanta anni sono naturalmente più suscettibili al danneggiamento o alla frattura dei denti.

Dente rotto a metà cosa fare per non aggravare la situazione

A livello pratico, però, con un dente rotto a metà cosa fare? Come abbiamo già detto, non si deve mai trascurare questo problema. Il primo passo è contattare il dentista per programmare un controllo. Senza intervento professionale, un dente danneggiato può causare complicazioni serie, come un’infiammazione cronica (granuloma), necrosi del nervo, formazione di ascessi o malocclusioni. Queste ultime possono verificarsi sia perché il dente non si chiude più correttamente contro il suo antagonista (il dente corrispondente nella mascella opposta), condizione che a lungo andare può causare un allineamento sbagliato durante il morso, sia perché, se il dente rotto provoca dolore o disagio, la persona potrebbe iniziare inconsciamente a masticare da un lato della bocca per evitare di usare il dente danneggiato. Questo comportamento può portare a un uso eccessivo dei denti da un lato, contribuendo a una masticazione asimmetrica e a potenziali problemi di occlusione.

Per tutte queste ragioni, ognuna diversa a seconda del caso clinico, il consulto con il dentista è cruciale. Anche perché, non dimentichiamolo, in molti casi, il dente può essere salvato o ricostruito. Se, infatti, il frammento è molto piccolo ed è stato possibile recuperarlo, lo specialista potrebbe riuscire a riattaccarlo utilizzando una resina plastica, che ripristina l’aspetto e la funzionalità del dente, riducendo anche il dolore.

In alternativa, il dentista potrebbe suggerire di restaurare il dente con una corona dentaria, un dispositivo protesico che copre il dente danneggiato. Le corone in zirconia-ceramica sono particolarmente efficaci e raccomandate, dato che l’ossido di zirconio offre una traslucenza molto simile a quella dei denti naturali, con ottime qualità estetiche e funzionali.

Nei casi più gravi, dove la struttura del dente è troppo compromessa con interessamento del nervo e delle radici, l’opzione migliore potrebbe essere l’estrazione. Invece, se la scheggiatura è molto lieve o la crepa minima e non dolorosa, il dentista potrebbe consigliare di non procedere con trattamenti immediati, ma di monitorare attentamente la situazione.

Dente rotto a metà cosa fare: a chi rivolgersi?

Quindi con un dente rotto a metà cosa fare? Ma soprattutto, a chi rivolgersi? È bene ribadire che a seconda della causa, la frattura può risultare più o meno superficiale. Nei casi più gravi, però, la rottura può coinvolgere la radice e causare infiammazioni e infezioni anche molto fastidiose.

Proprio per questo motivo se sospettiamo una frattura o abbiamo dubbi dobbiamo rivolgerci tempestivamente al nostro odontoiatra di fiducia oppure a uno studio odontoiatrico che può vantare lunghi anni di esperienza nel settore come lo studio dentistico del Dott. Eandi.

Una visita specialistica e una diagnosi precoce fatta in un centro dotato delle migliori tecnologie e attento alle esigenze di ogni paziente come quello del Dott. Eandi possono salvare la salute della nostra bocca. Non aspettare quindi, nel nostro studio dentistico di Busca in provincia di Cuneo curiamo il tuo sorriso prendendoci cura di te.

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