Dente rotto alla radice cosa fare

Dente rotto alla radice cosa fare

Dente rotto alla radice cosa fare? Soluzioni e consigli utili

Alla domanda dente rotto alla radice cosa fare c’è una risposta imprescindibile: recarsi in maniera tempestiva dal dentista. Spesso il problema viene sottovalutato ma un dente rotto in quel punto necessita di un trattamento immediato per evitare che insorgano complicazioni come il peggioramento dei sintomi e l’infiammazione dei tessuti che circondano il dente stesso.

Per fortuna, sebbene complessa, la frattura radicolare del dente manifesta sintomi evidenti e ben individuabili come dolore intenso (costante o provocato dalla masticazione), sensibilità dentale aumentata (al caldo, al freddo o ai cibi zuccherati), gonfiore e, in alcuni casi, mobilità del dente.

Nei prossimi paragrafi approfondiremo questo problema dentale e andremo a scoprirne nel dettaglio le cause, i sintomi e le migliori soluzioni odontoiatriche oggi a disposizione dei pazienti.

Quali sono le cause di un dente rotto alla radice

Prima di capire con un dente rotto alla radice cosa fare è fondamentale individuare le molteplici cause che possono portare a questa complessa e dolorosa condizione odontoiatrica. Questo permetterà di scegliere il trattamento dentistico più appropriato sia nell’immediato per ridurre i sintomi, sia a lungo termine per evitare ulteriori complicazioni.

Tra le principali cause di rottura del dente alla radice ci sono:

Trauma fisico
Cadute, incidenti, colpi diretti al dente possono causarne la rottura o provocare una frattura radicolare. Non per niente l’uso del paradenti nelle discipline in cui è previsto il contatto fisico è una delle prime misure di sicurezza che prendono gli atleti.

Deterioramento della struttura dentale
Denti resi più deboli dalla carie o da precedenti trattamenti odontoiatrici possono fratturarsi più facilmente.

Bruxismo
Il costante digrignamento dei denti potrebbe esercitare una pressione eccessiva sulla radice rendendola meno resistente a possibili rotture.

Denti devitalizzati o otturati
Come dicevamo in precedenza, anche la frequenza dei trattamenti odontoiatrici potrebbe aumentare il rischio di rottura alla radice. Infatti, le fratture radicolari sono decisamente più frequenti nei denti otturati o devitalizzati che in quelli che non hanno mai subito interventi.

Dente rotto alla radice cosa fare: quali opzioni odontoiatriche?

Una volta comprese le possibili cause, è fondamentale sapere con un dente rotto alla radice cosa fare e, soprattutto, come agire nell’immediato per ridurre l’impatto del dolore e prevenire eventuali peggioramenti o danni irreversibili.

La prima cosa da fare, è importante ribadirlo, è quella di contattare il proprio dentista o se non se ne ha uno di fiducia rivolgersi a un bravo dentista Busca o dentista Cuneo. La rottura del dente alla radice è un problema da non sottovalutare e deve essere gestito da un professionista serio e qualificato.

In attesa della visita è buona pratica evitare per quanto possibile la masticazione sul lato interessato dalla rottura. Per la gestione del dolore, invece, è possibile utilizzare dei medicinali analgesici (ovviamente previo consulto con il medico) e applicare del ghiaccio sulla parte interessata.

Successivamente ci sarà la visita dal dentista che inizierà con una radiografia utile per valutare la situazione e per decidere il trattamento odontoiatrico migliore per risolvere il problema. Ovvero andrà capito se è possibile salvare la radice oppure è necessario estrarla.

Per esempio, in caso di frattura radicale orizzontale localizzata nei pressi dell’apice radicolare, il dentista potrebbe optare per la rimozione della parte compromessa e per il salvataggio del dente dopo una devitalizzazione. Salvataggio che, al contrario, potrebbe risultare più complicato in caso di fratture a metà radice oppure in caso di fratture verticali.

In questo caso, se il dente dovesse rivelarsi irrecuperabile, l’estrazione potrebbe diventare l’unica opzione praticabile e sarà seguita dall’installazione di un impianto o di una protesi che servirà per riabilitare il dente mancante. L’impianto dentale darà un risultato estetico e funzionale simile a quello del dente estratto. Nel caso in cui mancasse una solida base ossea per l’impianto il dentista potrebbe valutare anche l’installazione di un ponte dentale.

Dente rotto alla radice cosa fare: a chi rivolgersi

Al termine di questo approfondimento sul dente rotto alla radice cosa fare preme ancora una volta ricordare l’importanza di affidarsi a un dentista qualificato e in tempi rapidi poiché la frattura radicolare è una condizione assolutamente da non sottovalutare.

La diagnosi rapida e accurata permetterà infatti di comprendere le cause della rottura e di capire in tempi rapidi qual è l’opzione migliore tra estrazione o recupero del dente. Nel caso in cui anche tu abbia questo problema, il nostro consiglio è quello di affidarti a uno studio dentistico specializzato, dotato delle migliori tecnologie e attento alle esigenze di ogni paziente come lo studio dentistico del Dott.Eandi di Busca (CN).

Nel nostro centro odontoiatrico troverai un team di specialisti di alto livello in cui la preparazione, l’innovazione tecnologica e la costruzione di un rapporto di fiducia medico-paziente sono valori imprescindibili. Non esitare a chiamarci: curiamo il tuo sorriso prendendoci cura di te.

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