Parodontologo cosa fa e perché è importante per la tua salute orale
Molte persone si chiedono il parodontologo cosa fa e quale sia il suo ruolo nel mantenimento della salute orale e generale.
La risposta è semplice e indiscutibile: il ruolo del parodontologo è fondamentale nella prevenzione e nel trattamento delle malattie parodontali. Il suo compito è infatti quello di proteggere e curare le gengive e le strutture di sostegno dei denti, contribuendo in questo modo a prevenire patologie come la gengivite, la parodontite e la perimplantite che, se non trattate, potrebbero portare alla perdita dei denti o degli impianti dentali e a complicazioni ancora più gravi.
Affidarsi a un parodontologo rappresenta una scelta prudente anche per un’altra ragione significativa: l’impatto delle malattie parodontali sulla salute complessiva. Diversi studi hanno dimostrato evidenti associazioni tra le affezioni gengivali e diverse malattie sistemiche, incluse alcune patologie cardiovascolari. Altre ricerche, invece, hanno evidenziato come le malattie parodontali possano peggiorare il controllo della glicemia nelle persone diabetiche, e, viceversa, come il diabete possa aumentare la predisposizione alle infezioni parodontali.
Data l’importanza dell’argomento e l’essenzialità del ruolo svolto da un professionista odontoiatrico qual è il parodontologo, abbiamo deciso di dedicare questo articolo per illustrare non solo il parodontologo cosa fa, ma anche per evidenziare i rischi associati alle malattie parodontali e le opzioni disponibili per il loro trattamento.
Parodontologia significato e malattie parodontali
Prima di capire nel dettaglio il parodontologo cosa fa, quali sono le sue competenze e gli ambiti di intervento, è prioritario comprendere che cos’è la parodontologia e cosa sono le malattie parodontali.
La parodontologia, termine che deriva dal greco e che significa “studio di tutto ciò che sta intorno al dente e che gli dà sostegno”, è il ramo odontoiatrico che si occupa della diagnosi, della cura, della prevenzione e del trattamento delle affezioni a carico del parodonto, formato dall’osso alveolare, dal legamento parodontale e dal tessuto gengivale. Questi componenti lavorano in armonia per mantenere i denti saldamente ancorati alla bocca. Tuttavia, questo equilibrio delicato può essere compromesso dalle malattie parodontali. Si parla di malattia parodontale quando l’accumulo di batteri e tartaro sotto la linea gengivale, innesca un’infiammazione che, se non trattata, può estendersi dal tessuto gengivale alle strutture più profonde, compromettendo l’integrità dell’intero apparato di supporto. Senza un sostegno adeguato, i denti possono allentarsi e, nei casi più gravi, cadere. Ecco perché la prevenzione attraverso l’igiene orale e i controlli periodici diventa fondamentale per la salute del parodonto.
A seconda della gravità della compromissione parodontale e degli elementi coinvolti possiamo distinguere tre tipologie diverse di malattia parodontale: gengivite, parodontite e perimplantite. La gengivite interessa il margine gengivale e si manifesta con un evidente arrossamento, spesso accompagnato da gonfiore, sanguinamento e, in alcuni casi, da un aumento del volume della gengiva.
La parodontite rappresenta una fase più avanzata e grave rispetto alla gengivite, coinvolgendo non solo la gengiva ma estendendosi ai legamenti parodontali e alle ossa alveolari che fungono da sostegno ai denti. Questa patologia non si limita a un’infiammazione superficiale ma attacca le strutture più profonde che ancorano i denti alla mascella, mettendo a rischio la loro stabilità e integrità.
Possiamo parlare invece di perimplantite, quando si verifica la perdita della struttura ossea attorno agli impianti dentali. Anche gli impianti dentali “si ammalano” e visto l’impegno (anche in termini di investimento) necessario per il loro inserimento, è fondamentale prendersene cura al meglio affidandosi a un parodontologo esperto.
Infatti, a differenza della gengivite, che è spesso reversibile con una buona igiene orale e trattamenti professionali, la parodontite e la perimplantite possono causare danni permanenti se non trattate tempestivamente. Questo include la perdita di tessuto osseo e, in situazioni estreme, la perdita dei denti o degli impianti dentali.
La prevenzione attraverso regolari visite odontoiatriche e un’adeguata cura domiciliare, unita a un tempestivo intervento professionale al manifestarsi dei primi sintomi, è essenziale per contrastare l’evoluzione di parodontiti e perimplantiti.
Parodontologo cosa fa per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie parodontali
Ciò premesso, non resta che rispondere alla domanda centrale di questa nostra guida, vale a dire: “Il parodontologo cosa fa?” In linea di massima il suo lavoro si articola su tre fasi distinte: prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie parodontali.
Prevenzione
Per prevenire l’insorgere di patologie parodontali è fondamentale predisporre delle visite di igiene dentale regolari per rimuovere gli accumuli di placca e tartaro. In questo contesto, il parodontologo svolge un ruolo cruciale, guidando il paziente attraverso trattamenti preventivi personalizzati e fornendo consigli professionali per una corretta igiene orale quotidiana.
Diagnosi
Una diagnosi tempestiva e accurata è essenziale per garantire l’efficacia del trattamento delle malattie parodontali. La specializzazione e l’esperienza del parodontologo diventano pertanto fondamentali in questo contesto. Un professionista qualificato, grazie alla sua competenza, è in grado di riconoscere i segnali precoci delle patologie parodontali utilizzando esami clinici e radiografici dettagliati, facilitando così un intervento rapido ed efficace.
Trattamento
I trattamenti per le malattie parodontali variano in base alla gravità e allo stadio della malattia. La pulizia profonda, nota anche come scaling e root planing, è spesso il primo passo per affrontare l’infiammazione e l’infezione del parodonto. Questa procedura viene realizzata mediante l’uso di strumenti speciali come le curette gengivali, che rimuovono il tartaro e la placca dai denti e dalle radici sotto la linea gengivale. La levigatura radicolare, parte integrante di questo trattamento, rende le superfici delle radici dei denti più lisce, limitando così l’ancoraggio di nuovi batteri e facilitando l’adesione delle gengive ai denti.
Per le situazioni più gravi, la chirurgia parodontale può essere necessaria per ripristinare la salute dei tessuti parodontali. Questa tecnica chirurgica mira a eliminare le tasche gengivali profonde, rimuovendo il tessuto infetto e ripristinando il corretto allineamento del tessuto gengivale intorno ai denti.
Negli ultimi anni, la laser terapia ha acquisito crescente popolarità e riconoscimento come metodo efficace nel trattamento delle malattie parodontali; utilizzando un laser odontoiatrico, i parodontologi possono biostimolare i tessuti molli, favorire la rigenerazione e decontaminare le tasche parodontali con precisione e minor disagio per il paziente. Queste terapie, se attuate correttamente, possono portare a significativi miglioramenti nella salute orale e prevenire ulteriori danni causati dalle malattie parodontali.
Quando consultare un parodontologo: segnali di allarme e sintomi da non ignorare
Nei paragrafi precedenti abbiamo visto il parodontologo cosa fa, quali sono le malattie parodontali e come vengono trattate. Ma quali sono i sintomi da non ignorare per evitare l’insorgere di tali malattie?
Riconoscere i primi segnali d’allarme può essere complicato, poiché le malattie parodontali tendono ad essere insidiose nelle fasi iniziali, agendo in modo silente e senza dolore manifesto, finché non progrediscono. Solo a questo punto è possibile ravvisare i primi sintomi che includono arrossamento e gonfiore delle gengive, sanguinamento durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale, e persistente alito cattivo non legato a cibi particolari. Questi sintomi tendono spesso ad essere ignorati e sottovalutati, ma sono invece i primi indizi di una possibile infiammazione gengivale o gengivite, che, come abbiamo visto, può evolvere in parodontite se non trattata tempestivamente e adeguatamente.
Con l’avanzare della malattia, i sintomi diventano più gravi e meno ignorabili. Si può notare mobilità dentale, uno spostamento anormale dei denti rispetto alla loro posizione originaria, o addirittura la presenza di pus intorno alle linee gengivali. Questi segnali indicano una progressione della malattia parodontale e richiedono un intervento immediato. In queste situazioni, procrastinare la visita da un parodontologo esperto non è solo sconsigliabile, ma potrebbe portare a conseguenze irreversibili per la salute orale. Consultare tempestivamente un professionista può fare la differenza nel preservare la salute della tua bocca e prevenire la perdita dei denti.
Parodontologo cosa fa e a chi rivolgersi? L’importanza di affidarsi a uno studio dentistico specializzato in parodontologia
Visite costanti, controlli preventivi e igiene a cadenza regolare sono aspetti fondamentali per la propria salute orale. Così come l’affidarsi a un parodontologo capace di diagnosticare e curare eventuali malattie parodontali presenti o in fase di sviluppo.
Per capire il parodontologo cosa fa e se stai cercando un parodontologo esperto a Cuneo, il nostro consiglio è quello di affidarti allo studio dentistico del Dott.Eandi di Busca (CN).
Nel nostro studio dentistico troverai competenza, preparazione e le migliori tecnologie per la cura della parodontite come la laser terapia, utile a eliminare i batteri presenti sul tessuto gengivale, a rigenerare il parodonto e a stimolare le cellule staminali nelle tasche parodontali. Un trattamento estremamente efficace per ridurre sanguinamento e infiammazione delle gengive, aspetti fondamentali per migliorare la salute generale.
Non aspettare quindi, rivolgiti con fiducia ai nostri professionisti esperti e, ricorda, “Curiamo il tuo sorriso prendendoci cura di te!”